Lee Garrison (1928 - 2014)






Nel tardo pomeriggio di un venerdì di settembre del 1972 capita a Chiusaforte una pittrice americana, di Cambridge, Massachusetts. Si chiama Emily O. Garrison, detta Lee, e si ferma per fare rifornimento davanti a “Casa Zanier”, mentre è in viaggio da Roma a Salisburgo. Si accorge di essere, oltre che senza benzina, anche senza soldi e chiede dove sia la banca. “A Pontebba!” risponde il benzinaio. “Dove?” - “Non c’è la banca qui!”. Alla domanda successiva il benzinaio, senza perdere altro tempo, tira su il braccio verso est esclamando:“Su, dopo la curva, c’è un albergo. Chieda lì”. Così Mrs. Lee Garrison supera la fontana degli Zanier e la curva sopra il mulino per raggiungere l’albergo Martina dove incontra la sig.ra Laura, che la ospiterà in soffitta, in una delle stanze adibite ad alloggio del personale. Per proseguire il viaggio dovrà aspettare il lunedì successivo e, durante la tappa forzata, rimane colpita dal verde smeraldo delle acque e dal nitido bianco delle pietre, stupita dall’erba e dai giardini che l’estate le faceva maturare vicino. Lo ha raccontato lei stessa in una lettera pubblicata il 27 luglio 2010 sul “Messaggero Veneto”: Alla fine ho proseguito per Salisburgo, ma mi è sempre rimasto in mente il mio weekend in quel paesino del Friuli. Al mio ritorno Chiusaforte sembrava darmi il benvenuto (come credo lo dà a molti altri) con le sue montagne che si aprono, le vedute che si allargano, le chiese che indicano le loro parrocchie e i ponti che collegano il paese da un lato all’altro delle montagne. E così sono tornata, autunno dopo autunno, a dipingere i prati di Chiusaforte, quelli alti, biondi e pronti alla semina, quelli più giovani, verdi e curvi sotto il vento e la pioggia, e li ho trovati infinitamente interessanti forse perché rappresentavano per me l’infinito. Ho avuto il dono di conoscere la padrona di casa, Laura Martina e l’Albergo Martina. In un certo modo sono anche grata, in tutti questi anni, per aver visto le truppe degli Alpini, il devastante terremoto del ‘76, la lenta ma attenta ricostruzione, la stupenda musica del coro di Chiusaforte, le feste, i caffè, i negozi, tutto. Mi piacerebbe pensare che i miei dipinti e miei acquerelli siano riusciti a catturare il mio amore per il Friuli e la sua gente. Mrs. Lee Garrison è tornata a Chiusaforte tutte le estati per circa quarant’anni per poter dipingere gli splendidi paesaggi del Friuli. Per ricambiare l'affetto e l'interesse dimostrato in tutti questi anni alla regione e alla sua gente la Comunità Montana del gemonese e la pro-loco di Chiusaforte organizzarono con successo nel settembre 2010, presso il palazzo veneziano di Malborghetto, una personale dal titolo “Essence Beyond Form”.


L’artista ama molto l'Italia ricca di cultura, le montagne, il paesaggio aspro, ma vivo di Chiusaforte. È bello ricordare quanti rimandi proprio a Chiusaforte nella sua casa americana! Osservando le tele, infatti. l'amore per il paesaggio montano è viscerale; vi è un rimando figurativo al profilo delle montagne che incoronano il primo piano di prati dai colori mutevoli delle stagioni e dal movimento dato dagli agenti atmosferici. Piace la vegetazione della zona - afferma l’artista - perchè grazie al sole e alle tempene stagionali, cresce esuberante. Risulta forse essere un'identificazione della pittrice con la stessa energia vitale della natura dinamica e forte come lei? Se osserviamo le ultime tele, sotto il pennello che delinea in modo più figurativo ad esempio l'acqua del Fontanon di Goriuda, si cela anche un velo di nostalgia per quei luoghi che la fa ritornare da noi come un richiamo ancestrale?







Trattoria F.lli Martina - Via Roma, 38 - 33010 Chiusaforte ( Ud) Italia

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