Mario Martina nasce a mezzogiorno dell'11 gennaio 1892 a Chiusaforte, nella casa di Via Campolaro 6 dove il padre Valentino vive con la giovane moglie Maria Rizzi. Dopo aver frequentato il Collegio Militarizzato Aristide Gabelli di Udine, Mario compie gli studi al R. Liceo Ginnasio Stellini di Udine. È in classe con Ada Pierpaoli, originaria di Senigallia e figlia del Preside dello Stellini, il prof. Nazareno Pierpaoli. Mario si diploma il 5 settembre del 1911 con menzione onorevole, un 10 in Storia della cultura greca e una votazione finale di 94/110. Si iscrive in ritardo, per serie ragioni familiari, alla facoltà di Legge dell’Università di Bologna il 21 novembre del 1911. Dobbiamo all’archivio dell’Università la conservazione di documenti quali il diploma, che sarebbero altrimenti andati perduti durante l’occupazione austro-ungarica. Il 9 febbraio del 1912 il quotidiano “La Patria del Friuli” ne segnala la presenza a Chiusaforte dove tiene una conferenza sulla Tripolitania e Cirenaica parlando delle condizioni geografiche, storiche, morali di quelle terre che avevano avvinto il loro destino a quello dell’Italia. L’impeto con cui i ricordi più grandi delle antiche nostre glorie furono rievocati dal giovane conferenziere, tennero incatenato l’uditorio per quasi due ore, dopo di che il pubblico presente ringraziò il simpatico giovane con un lungo meritatissimo applauso. Si trovava in Friuli anche per la visita di leva: Mario era alto 172, torace 94, occhi cerulei, dentatura sana e colorito roseo. Il 4 aprile 1912 viene posto in congedo illimitato. Il 18 giugno presenta al Rettore istanza per il rilascio del certificato di iscrizione per ritardare il servizio militare a 26 anni. È ammesso a ritardare il servizio il 10 settembre. Il 19 ottobre si iscrive al secondo anno ma il 31 dicembre giunge alle armi in qualità di allievo ufficiale nella 6a compagnia sussistenza, dove diventa caporale il 31 marzo 1913 e sergente il 30 luglio. Il 5 ottobre fa istanza al Rettore per sostenere gli esami di Istituzioni di diritto civile, esame che gli vale un 22 il 10 novembre, Diritto romano, esame del 13 novembre, voto 27/30, Storia del diritto romano, esame tenuto il 19 novembre voto 27, e Diritto internazionale. Procura al fratello Elio il ritardo della chiamata alle armi ai sensi dell'art. 108 del testo unico delle leggi sul reclutamento. Terminata la scuola ufficiali il 31 dicembre, Mario viene inviato in licenza illimitata in attesa di nomina. Verrà nominato Sottotenente di amministrazione di complemento effettivo per mobilitazione ed assegnato al 13° Regg. Artiglieria da campagna il 19 febbraio 1914. Giunge a Roma alla sede del reggimento, la caserma Macao, il 15 marzo. Quasi tutti i giorni è a casa del comm. Ambrogio Rizzi, cugino della madre Maria. Il 24 marzo Mario invia a Bologna la richiesta di un certificato attestante la sua posizione al terzo anno di giurisprudenza. Presta giuramento di fedeltà a Roma il 30 maggio. Il 20 giugno salta la sessione per l’esame di Diritto canonico senza giustificato motivo. Pare che Mario si sia iscritto all’ultimo anno di legge a Roma ma qui succede qualcosa. I vecchi di casa raccontavano che era stato colpito alla testa e per la gravità della ferita riportata fu ricoverato all’ospedale militare del Celio. Viene posto in congedo illimitato il 19 ottobre 1914, data del ricovero, e il 17 dicembre viene dispensato da ogni eventuale servizio militare per infermità non dipendente da cause di servizio. Muore la notte del 18 dicembre all’ospedale del Celio dove era ricoverato oramai da circa due mesi. I funerali si svolgono il 23 dicembre: il corteo funebre muove dal Celio preceduto dalla banda dei granatieri e da un plotone di artiglieria, 4 sottotenenti delle varie armi tengono i cordoni. Seguono parenti e amici, tra i quali il fratello Elio e lo zio Roberto Rizzi, arrivati nella notte da Udine, e i chiusafortini residenti a Roma, Giacomo Rizzi, maggiore del genio, addetto allo Stato Maggiore, con la moglie, il comm. Ambrogio Rizzi, capo divisione al Ministero del Tesoro, con la moglie Emma e la figlia Elsa, Guglielmo Fontebasso, allievo al Collegio Militare e Giorgio Pesamosca, Ispettore delle Ferrovie. Mario fu tumulato in campo Verano. Il 13 febbraio 1925, alle 8 di mattina, fu esumato e trasportato in un loculo/ossario scelto da Emma Bordin, moglie di Ambrogio Rizzi. Fu lei a commissionare la seguente epigrafe ancora visibile: Mario Martina da Chiusaforte - studente in legge - sottotenente di complemento - nato 11 1 1892 - morto il 18 12 1814 - ti ricordiamo

Mario Martina
Mario Martina
1896: Mario, Elio e Caterina Martina
Mario coi fratelli e la mamma
Mario l'anno del diploma
A Bologna negli anni dell'università
Mario a Roma nel 1914

Trattoria F.lli Martina - Via Roma, 38 - 33010 Chiusaforte ( Ud) Italia

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